Nel 2019 l’Unione europea ha approvato la direttiva n. 2019/904 che mette al bando la plastica usa e getta e che vieta, a partire dal 2021, l’utilizzo di determinati prodotti in plastica monouso per i quali esistono alternative ecosostenibili. È in questa cornice che si sviluppa “Plastica per la Salute”, un processo partecipativo di transizione verso un’economia circolare a cura dell’Ufficio di Piano dell’Unione Terre d’Acqua, che ha coinvolto i sei Comuni (Anzola Dell’Emilia, Calderara di Reno, Crevalcore, Sala Bolognese, Sant’Agata Bolognese e San Giovanni in Persiceto) nella definizione di un Piano volto alla riduzione del consumo della plastica monouso condiviso e corale.
Attraverso il percorso Plastica per la Salute sono stati attivati momenti pubblici di confronto e dei tavoli di lavoro distrettuali che hanno coinvolto amministratori, tecnici e realtà del territorio nell’individuazione di alcune linee prioritarie di intervento per promuovere progettualità e politiche volte alla riduzione dei rifiuti in plastica monouso, e più in generale usa e getta, attivando contestualmente un processo di transizione per tutelare l’ambiente e la salute.
Agli incontri pubblici è stato affiancato un percorso formativo volto a rafforzare le competenze del personale interno ai Comuni coinvolti e alla cittadinanza interessata per approfondire tematiche quali: l’empowerment negli enti locali, buoni esempi di riduzione del monouso e gli acquisti verdi – GPP nelle PA. Il processo ha portato alla definizione di set di linee guida utili alla definizione di un Piano intercomunale di riduzione dell’incidenza delle plastiche monouso.
Il percorso partecipato è stato finanziato finanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il “Bando Partecipazione 2019” (ex L.R. 3/2018) e si è svolto in partnership con l’Azienda USL di Bologna, ASP Seneca, Geovest srl e Matilde Ristorazione spa. Il Centro Antartide su incarico dell’Unione ha curato la progettazione e il coordinamento del percorso, la gestione degli organi di regia interni ed esterni all’amministrazione, il lavoro di costruzione e consolidamento delle reti, la facilitazione degli incontri, la formazione rivolta ai tecnici e agli amministratori dei Comuni e ai soggetti del territorio nonché la redazione dei documenti di esito del progetto.