Finanziato da un bando del Ministero della Cultura “Paesaggi Sensibili – proposte per una comunità sostenibile” è un progetto finalizzato a rendere l’Istituto Comprensivo 12 di Bologna un presidio polarizzante in grado di interagire con la comunità di riferimento e gli elementi del paesaggio urbano (verde pubblico, spazi abitativi circostanti, vie di comunicazione), connettendoli in un tessuto integrato, inclusivo e comunitario.
All’interno di questo progetto il Centro Antartide si è occupato di promuovere un percorso dedicato alla conoscenza dell’orticultura in contesto urbano, proponendo attività per gli studenti e le studentesse della scuola secondaria di primo grado Farini per riattivare l’orto didattico, la realizzazione di un video tutorial sulla creazione di un orto in cassetta grazie alla collaborazione del Prof. Bazzocchi della facoltà di Agraria dell’Università di Bologna e l’installazione di un orto verticale realizzato con materiale di recupero grazie alla collaborazione con Aquaponic design. L’orto scolasico è così diventato uno strumento per diffondere messaggi e pratiche legate alla sostenibilità ambientale, al recupero delle risorse e alla lotta allo spreco.
All’interno dei diversi programmi previsti per le scuole (PON) promossi dai Ministeri dell’Università e della Ricerca e della Cultura il Centro Antartide si è anche occupato di progettare e realizzare percorsi didattici con diverse scuole di diverso grado del Comune di Bologna sui temi dell’educazione alla sostenibilità.
I percorsi sono strutturati partendo da una forte collaborazione con il personale scolastico coinvolto, per proporre momenti di formazione ai ragazzi e alle ragazze con strumenti e modalità differenti rispetto a quelli della didattica frontale.
I percorsi organizzati affrontano temi come:
- outdoor education;
- economia circolare;
- cittadinanza attiva;
- adattamento e resilienza;
- innovazione e artigianato.
Le tecniche utilizzate sono numerose ma ognuna di esse ha puntato al forte coinvolgimento dei ragazzi e delle ragazze per raggiungere un obiettivo educativo utilizzando modalità innovative.
Questo si è tradotto in percorsi di approfondimento, conoscenza e scoperta del patrimonio naturale presente all’interno del nostro territorio, sensibilizzazione sui temi dello spreco, della produzione di risorse e del recupero dei materiali. Percorsi sulle bellezze e i tesori nascosti nei quartieri per essere sempre più consapevoli dell’importanza del bene comune e costruire o rafforzare le relazioni ed il capitale sociale del territorio. Con il termine “capitale sociale” si intende generalmente quel bagaglio relazionale e valoriale che un soggetto costruisce nel corso della propria esistenza in una determinata società. L’individuo, infatti, già nei primi anni della vita assorbe su di sé una serie di norme e di valori che gli derivano dall’essere parte di un nucleo famigliare e di una società.
Crescendo, dunque, il soggetto inizierà ad ampliare la propria rete di conoscenze ed a relazionarsi con individui dal bagaglio valoriale ed esperienziale diverso dal proprio. Entrando in contatto con soggetti differenti per esperienza e per conoscenza, l’individuo andrà ad accrescere il proprio capitale che si svilupperà all’interno della società.
Pertanto, un individuo che nel corso della propria esistenza si relaziona con altri soggetti, accrescerà le proprie conoscenze, permettendogli di perseguire fini altrimenti difficilmente raggiungibili.
Infatti, l’unione di soggetti dal bagaglio valoriale ed esperienziale diverso rende possibile risolvere problemi collettivi, facendo perno su reti relazionali e su capitali sociali che variano da individuo ad individuo.