Pedagogia del sorriso e comunicazione sociale

In occasione della mostra “30 anni a matita”, lunedì 14 novembre alle 17.30 presso la Sala dei Poeti di Strada Maggiore, il Centro Antartide e il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna promuovono un confronto a più voci sulle sfide e sugli stili della comunicazione sociale. Intervengono Paola Parmiggiani e Roberta Paltrinieri dell’Università di Bologna, il vignettista Vauro Senesi, gli illustratori Lorena Munforti e Gastone Mencherini e Marco Pollastri, presidente del Centro Antartide

Di fronte alle più urgenti sfide sociali e ambientali, leggerezza e ironia possono invogliare al cambiamento più di tanti messaggi scioccanti. È la filosofia della “spinta gentile” e della “pedagogia del sorriso” che da sempre ha caratterizzato il lavoro del Centro Antartide, orientato proprio a stimolare riflessioni di innovazione sociale attraverso linguaggi sempre diversi, che potessero raggiungere un pubblico il più ampio possibile, e una risata, anche se amara. La riflessione su una comunicazione sociale efficace e su come le arti possano agire sulla percezione e sul comportamento delle persone sono anche al centro di un lavoro di ricerca scientifica molto ampio, che ricopre ancora maggiore importanza in questo momento in cui è fondamentale sollecitare il coinvolgimento e l’azione trasversali a tutte le parti sociali per agire sulle emergenze climatiche e di comunità.

È a partire da queste riflessioni, in occasione dell’allestimento in Sala Borsa della mostra “30 anni a matita”  e della Giornata Mondiale della Gentilezza, che lunedì 14 novembre alle ore 17.30 arriva presso la Sala dei Poeti di Strada Maggiore 45, presso il Dipartimento di Sociologia, l’appuntamento “Pedagogia del sorriso e comunicazione sociale: la spinta gentile per il cambiamento” un confronto a più voci sulle sfide e sugli stili della comunicazione sociale che si animerà a partire da alcune delle tante vignette e tavole realizzate per il Centro Antartide dalle più famose matite italiane su temi come lo sviluppo sostenibile, la sicurezza stradale, la costruzione di comunità. L’incontro sarà introdotto e moderato dalla professoressa Roberta Paltrinieri, Responsabile scientifico DAMSLab -Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e vedrà gli interventi del vignettista Vauro Senesi (in collegamento), degli illustratori Lorena Munforti e Gastone Mencherini e del presidente del Centro Antartide Marco Pollastri. Concluderà l’incontro la professoressa Paola Parmiggiani del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia.

Resterà invece visibile presso le scuderie di Sala Borsa fino al 20 novembre la mostra “30 anni a matita”: strisce, tavole e illustrazioni di 30 autori, dallo stesso Vauro a Staino, da PatCarra a Rebori, da Bucchi ad Altan, che hanno affiancato negli ultimi 30 anni il Centro Antartide di Bologna nel raccontare i grandi temi della sostenibilità ambientale e sociale, con l’idea di stimolare il cambiamento, individuale e collettivo, attraverso un sorriso, a volte amaro ma sempre utile a riflettere. Sono materiali originali che hanno popolato, in questo percorso, le campagne del Centro Antartide sui temi della qualità dell’aria, del risparmio idrico, della sicurezza stradale, dei rifiuti, dell’inquinamento sonoro, dello sviluppo sostenibile ma anche senso civico, umanizzazione dei luoghi di cura, gentilezza e cortesia: dal 1992 ad oggi, le vignette sono mostrate in collegamento alle campagne più o meno antiche per le quali sono state realizzate, anche se gran parte di questo materiale, a guardarlo ora, non sembra affatto invecchiato.

L’incontro si inserisce nell’ambito di “Un anno per 30 anni”, la serie di appuntamenti organizzati dal Centro Antartide in occasione del 30esimo compleanno, che vogliono approfittare di questa ricorrenza per ricordare ma soprattutto rileggere il percorso fatto fin qui, insieme alla città che da sempre è stata il laboratorio del centro e ai tanti soggetti di tutta Italia e non solo che hanno condiviso parti di questo cammino. L’idea è che questo compleanno sia un’occasione non tanto per ricordare il passato ma per confrontarsi sulle nuove sfide ambientali e sociali che attendono la nostra comunità, cittadina e nazionale. Per ragionare sul presente guardando al futuro, con la consapevolezza del passato.

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