Salvaguardare, proteggere e ripristinare la biodiversità sperimentando una metodologia esportabile e adattabile ai diversi contesti attraverso una partecipazione attiva dei cittadini, questo l’obiettivo del percorso Monitoraggio partecipato della biodiversità promosso dalla Rete Humus in collaborazione con l’Unione Terre di Castelli.
Il percorso partecipativo, in coerenza con la recente strategia UE sulla biodiversità e quella sull’agricoltura, ha portato al coinvolgimento della comunità dell’Unione nella realizzazione di un processo volto a definire delle Linee guida condivise di implementazione e valorizzazione di un sistema di monitoraggio partecipato della biodiversità, al fine di tutelare il sistema naturale e promuovere un processo virtuoso (sociale ed economico) connesso all’agricoltura biologica e al presidio del territorio.
Il percorso partecipativo ha avuto una durata di 6 mesi ed ha visto la partecipazione di cittadini, associazioni di categoria, operatori economici del territorio ma anche istituzioni e realtà attive (informali e non) nell’Unione.
Un focus particolare è stato inoltre dedicato alle piccole realtà agricole, parte integrante del percorso è stata la sperimentazione sul campo del sistema di monitoraggio applicato nelle quattro aziende agricole che hanno manifestato il proprio interesse in fase di redazione della proposta progettuale (Podere Prasiano a Marano Sul Panaro, Tizzano a Zocca, I Toschi e La Bifolca a Vignola) e nel campo sperimentale del ciliegio del Comune di Vignola.
Il percorso ha visto il coinvolgimento dei cittadini in attività di formazione, di campionamento e di raccolta dati dove i partecipanti affiancati da naturalisti esperti hanno potuto contribuire attivamente alla costruzione di uno strumento sperimentale alla portata di tutti che consente di monitorare la qualità dell’aria e dell’acqua e del suolo.
